Non male, anche se questo horror è meglio quando horror ancora non è.
Spieghiamo: “Matriarch” nella prima parte è un thriller psicologico, che parla di una tossica manager in carriera e del suo pessimo rapporto con la madre. Si respirano stranezza e attesa di qualcosa che accadrà, l’atmosfera dark è ottima, figlia e madre sono brave e “giuste”; quindi bene, benissimo. La seconda parte, una volta svelato il mistero, è invece horror puro. E qui qualche perplessità spunta, non tanto per la raffigurazione del male (l’horror, si sa, è sempre a rischio boiata), quanto per un finale che andrebbe chiuso prima.
Peccato tutto sommato perdonabile, considerato che il film nel suo complesso dura meno di una partita di calcio.
Matriarch (2022) – di Ben Steiner