Giallo di impostazioni classica: chi ha ucciso il miliardario?
Pronti via e 30-40 minuti di personaggi, gradi di parentela, teorici moventi e chissà cos’altro. Dopo quasi un’ora e mezzo arrestano qualcuno, ma non chiedeteci chi e perché, in ogni caso è evidente si tratti di un falso allarme. La soluzione è ben più cervellotica e, in piena coerenza con tutto il film, improponibile. Film tecnicamente ben fatto, sia detto, machissenfrega? E’ un’incudine.
Un investigatore privato indaga e intanto i componenti della famiglia del defunto parlano, parlano, parlano, parlano, parlano, parlano, parlano, si danno la colpa l’un l’altro e parlano, parlano, parlano, parlano, parlano, parlano, parlano. Per quasi due ore.
Nel cast Glenn Close, forse per esigenze di copione di una vecchiaia allarmante. Spiace dirlo, ma è così.
Mistero a Crooked house (Crooked house, 2017) – di Gilles Paquet-Brenner