Il destino cui fa riferimento il titolo italiano è sicuramente quello avverso degli spettatori, che in un crescendo rossiniano si trovano al cospetto di una noia prima sopportabile poi insopportabile. Tanto che un minimo di esultanza appare del tutto naturale quando, finalmente, compaiono i titoli di coda.
Due sconosciuti si conoscono nello scompartimento di un treno. Lei all’inizio non lo sopporta, ma cambierà idea. Se parliamo di accadimenti puri e semplici della storia…nulla di che. Se parliamo di dialoghi…idem, nulla di che.
Storiella come tante, ben diretta e interpretata, ma senza nulla di speciale. Ma come al solito è un problema tutto nostro, visto che osservando la locandina apprendiamo non solo del gran premio della giuria ricevuto a Cannes, ma anche che si tratta di un film “bellissimo”, “perfetto”, “incantevole”, e via di questo passo. A noi questo film invece ha fatto venire voglia di dedicarci ad altro.
Ultima nota sugli ineffabili titolisti italiani, che hanno voluto a tutti i costi dire la loro. Titolo originale: Scompartimento numero 6. Titolo italiano: Scompartimento numero 6-In viaggio con il destino.
Scompartimento n.6 (Hytti Nro 6) – Un film di Juho Kuosmanen