La sensazione è che il bianco e nero, ancora una volta, aiuti parecchio la digestione. Belfast (candidato Oscar e recente vincitore del David di Donatello) è un buon film, ma non certo un capolavoro, moderatamente pesantuccio nonostante una durata contenuta.
I problemi (lavorativi ed economici) di una famiglia, all’interno di un quartiere in cui infuriano gli scontri fra cattolici e protestanti. Siamo negli anni ’60, a Belfast appunto.
Più interessante la prima parte, più in generale interessanti i momenti in cui il focus è sui disordini o sul tentativo del bimbo di conquistare la sua compagna di classe, meno avvincente invece i momenti dedicati alla famiglia (emigrare o non emigrare?).
Comunque guardabile (sempre sia benedetto il bianco e nero), nulla da ridire su regia e interpreti.
Belfast (2021) – di Kenneth Branagh