Film a caso in pillole: Nido di vipere

locandina

Sembra bello.

La storia c’è. È ben congegnata, sufficientemente incasinata da interessare, non sapremmo descriverla ma non ha alcuna importanza, il film ha ritmo e si lascia guardare, sono storie di malviventi che si intrecciano.

Il nostro problema, lasciando da parte il politicamente corretto, è che non amiamo ambientazioni e attori orientali (con le attrici va già meglio); al di là dei tratti somatici che non ci fanno impazzire, fatichiamo a distinguerli, con tutto ciò che ovviamente ne consegue in termini di comprensione delle vicende.

Beh, insomma, al netto di tutto ciò (non abbiamo capito proprio tutto tutto, confondendo probabilmente qualche attore), il film ha decisamente il suo perché, anche se la chiavetta di un armadietto ritrovata da una donna delle pulizie su un luogo del delitto (un bagno) è una boiata trasversale rispetto a sesso, razza, cinema e religione.

Una volta tanto massima solidarietà per i titolisti italiani, che si sono trovati a far fronte a un titolo originale enigmistico (Bestie che graffiano le cannucce) e l’hanno risolta reinventandolo completamente (Nido di vipere).

Nido di vipere (Beasts clawing at straws, 2020) – di Kim Yong-Hoon

Film a caso in pillole: Nido di vipereultima modifica: 2022-12-30T14:41:08+01:00da alexbartoli
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