Passare da bizzarro a insopportabile è un attimo: colpa di una durata parecchio superiore a quella di una partita di calcio (nel caso specifico un’ora e cinquantadue minuti), di presenze che vanno e vengono fino allo sfinimento, delle facce spaventate della protagonista e di quelle da cane bastonato del suo innamorato, per non parlare di una musica che sottolinea i momenti di tensione (sedicenti) saltando in testa alle immagini.
Studentessa con velleità stilistiche, scopre di poter entrare e uscire dalla Londra degli anni ’60, dove sarà testimone di un delitto.
Tra luci, rumori, apparizioni e durata inconcepibile, la pazienza è messa a dura prova. Verso la fine la protagonista viene sedata o avvelenata con una bevanda, ma poco dopo si riprende e non si capisce bene perché. Non possiamo escludere di aver preso un abbaglio, non vedevamo l’ora che il film finisse e non eravamo particolarmente attenti…
Ultima notte a Soho (Last night in Soho, 2021) – di Edgar Wright