Giovane madre disagiata, con figlioletta al seguito, cerca di sbarcare il lunario evitando l’intervento dei servizi sociali.
Meglio la seconda parte, quando il film si concentra sulla madre; poco interessante la prima parte, in cui il focus sono la bimba e i suoi amichetti. Aiutano sia la presenza di Willem Dafoe che l’ambientazione glamour ma, al di là della forma, c’è comunque sostanza.
Una visione la merita tutta, se non altro per un registro che “gioca pulito” e rimane alla larga dalla lacrima facile.
Eccesiva ma sopportabile la durata (siamo oltre una partita di calcio).
Peccato per un paio di cafonate non necessarie, tipo la gara di rutti madre-figlia o l’assorbente spiaccicato su una vetrata.
Un sogno chiamato Florida (The Florida Project, 2017) – di Sean Baker