Pare carino, però dobbiamo essere onesti: non è che l’abbiamo capito proprio tutto tutto.
Lo spunto è folgorante: lo scienziato Robert Redford è riuscito a dimostrare l’esistenza dell’aldilà, ma ciò ha portato a un aumento vertiginoso di suicidi. Gli esperimenti proseguono, che una parte spirituale sopravviva è stato assodato, ma che fine fa? Dove va?
In mezzo a tutto ciò si inserisce – purtroppo – la storia d’amore tra il figlio dello scienziato, che non condivide i metodi del padre, e un’adepta dello scienziato. Così la storia purtroppo a un certo punto si sposta sugli innamorati. E questo è il primo problema. Il secondo riguarda le “rivelazioni” sull’aldilà: ce le rispiegate? Grazie.
Premesso tutto ciò, al film va dato atto di essere coraggioso (lo spunto poteva trasformarsi in una Boiata in un attimo, invece non è così) e di riuscire a creare tensione, quando si concentra sugli esperimenti sull’aldilà e non sugli innamorati.
La scoperta (The discovery, 2017) – di Charlie McDowell