Idea carina, ma il giochino – pur durando meno di una partita di calcio – stanca, per eccesso di ipotesi.
Coppia in crisi, lei decide di passare la notte in hotel. E lì ha a che fare con diversi “fantasmi”, che le permettono di spaziare tra passato, presente e futuro, tra ciò che è stato e ciò che avrebbe potuto essere.
Idea carina, l’abbiamo detto. Ma i personaggi sono un po’ troppi, ne basterebbero un paio per non complicarla troppo, le situazioni ipotizzate poi vanno ben al di là dell’umano interesse. Altro problema è che il film parte bene, ravanando nel torbido del tradimento all’interno della coppia, ma ben presto si appiattisce su argomenti matrimoniali meno eccitanti.
Si sarebbe potuto fare meglio? Sì, decisamente sì, magari con una sceneggiatura semplificata e pure qualche attore un po’ più ricordabile.
Delirante la “traduzione” italiana del titolo. Titolo originale: Camera 212 (Chambre 212). Titolo italiano: L’hotel degli amori smarriti.
L’hotel degli amori smarriti (Chambre 212, 2019) – di Christophe Honoré