Un’ora e tre quarti di film con due soli attori, chiusi in casa a farsi le fusa, accompagnati da una colonna sonora soporifera.
Che tanto l’unica domanda è: quanto tempo impiegheranno prima di finire a letto insieme? Risposta: un’ora.
Lui si trova di passaggio a casa della sorella della fidanzata, scatta il lockdown causa Covid e deve rimanere lì. Non abbiamo capito perché si trovi lì di passaggio e perché non torni a casa sua quando scatta il coprifuoco, ma è un problema nostro, non siamo rimasti sufficientemente concentrati, nel film spiegano tutto, pare.
Lui ha il sorriso da piacione e l’occhietto sempre vispo, lei lo sguardo sognante e l’occhietto invitante; servirebbe ben altro per pensare di riuscire a trasmettere desiderio, passione e reggere il “drammone” finale (ed è meglio se sul tema recitazione ci fermiamo qui, come suggerisce il titolo).
Fermati qui (2022) – di Luca Solina