All’anima delle “licenze storico-logico-poetiche”…
Siamo nella Britannia più o meno colonizzata dall’Impero Romano. Un comandante viene congedato per una ferita alla gamba, che si rivelerà non essere nulla di serio. E già qui… Parte in missione con uno schiavo – solo lui e lo schiavo – per recuperare l’insegna di una legione sterminata da una popolazione di barbari (nota bene: della quale lo schiavo fa parte). Proseguiamo? Fuggono a cavallo da una tribù di barbari…che non hanno cavalli, inseguono di corsa, e qui ci scappa il guizzo di sceneggiatura per annullare il vantaggio dei fuggiaschi, col cavallo dello schiavo che collassa e quello del congedato che è stanco. Ci fermiamo qui o vi parliamo anche dello scontro finale tra un manipolo di vecchi e un’orda di giovinastri assatanati? O preferite sapere dello schiavo liberato…che sceglie di essere romanista?
Ha il fascino del film in costume e dell’antichità, contro ogni pronostico Channing Tatum risulta credibile nei panni di un antico romano, ma in tutta onestà, non solo per quanto spiegato ma anche per una tensione solo proforma, “The eagle” andrebbe “massacrato”.
The eagle (2011) – di Kevin Macdonald