Film a caso in pillole: Nostalgia

CatturaSeriamente? Piefrancesco Favino che parla per un’ora e mezzo come un africano alle prese con l’italiano, perché dopo 40 anni passati lontano da Napoli si è dimenticato non solo il napoletano, ma pure l’italiano? Come si fa a rimanere concentrati sul film, senza domandarsi continuamente se sia possibile una cosa del genere? Poi parliamoci chiaro: anche quando, dopo un’ora e mezzo, recupera la lingua madre…la differenza con un napoletano vero (ad esempio il parroco Francesco Di Leva, come al solito bravissimo) è parecchio evidente per non dire imbarazzante… E quelle facce  da bimbo sorpreso o spaventato, a seconda delle circostanze, con gli occhioni sgranati e l’aria smarrita? Sì, va bene, abbiamo capito che c’è un prima e un dopo sia recitativo che linguistico, voluto, con uno spartiacque dopo un’ora e mezzo della storia, ma, anche in questo caso…seriamente? Con quelle espressioni lì?

Dopo 40 anni passati in Africa, Favino torna nella sua Napoli, al quartiere Sanità, dove nel frattempo il suo amico d’adolescenza è diventato il boss camorristico.

Sarà che l’ “anomalia Favino” rende tutto strano, ma l ’arco temporale non è facile da comprendere e “accettare” (passano giorni o mesi o anni? E la madre, e il trasloco, e la moto…), così come non è semplicissimo capire quale danno potrebbe fare Favino con una confessione al suo vecchio amico, che criminale lo è già e pure parecchio (o no?).

Comunque tranquilli, è tutto chiarissimo, bellissimo, e Favino è bravissimo, visti i premi ricevuti sia dal film che da Favino. Il problema è solo nostro.

Nostalgia (2022) – di Mario Martone

Film a caso in pillole: Nostalgiaultima modifica: 2023-09-25T10:32:12+02:00da alexbartoli
Reposta per primo quest’articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato ma sarà visibile all'autore del blog.
I campi obbligatori sono contrassegnati *